Inizio spettacolo ore 20.00
VOCCAVERTA – La vera storia di San Giuseppe da Copertino scritto da Francesco Niccolini
con in scena Fabrizio Pugliese e la regia di Fabrizio Saccomanno e Fabrizio Pugliese.
Vincitore del premio ECEPLAST del festival Troia Teatro 2014, una produzione Thalassia in coproduzione con il Festival Memoria Minerale – Mesagne 2013
La grande storia di un piccolo uomo fuori dall’ordinario: Giuseppe da Copertino, santo.
Una storia picaresca, comica, commovente e al tempo stesso raccapricciante: una vita complicata, un padre sciocco e truffato dagli amici, quattro fratelli morti, una madre indurita dalla fatica e da una fede arida.
Una storia che si dipana dal primo Seicento, in un’età sfarzosa e sudicia, dove trionfano malattie gravi, infezioni, una giustizia ingiusta, una Chiesa onnipotente, ma – sopra a tutto – una vocazione sublime, l’amore bellissimo e assoluto di un giovanetto al limite dell’autismo che si innamora perdutamente de la mamma sua: la Madonna.
Salvatosi miracolosamente da un tumore che lo tiene a letto sette anni, Giuseppe lotta per diventare sacerdote. Lotta prima di tutto contro se stesso e la propria inadeguatezza: non sa leggere né scrivere, provoca un disastro dopo l’altro, tutti hanno paura di lui e di quello che può combinare, ma… vola!
Va in estasi con una facilità sorprendente, e con una tenerezza che disarma tutti quelli che lo conoscono.
Una storia fatta di una tenerezza disarmante e senza fine, in grado di spostare le montagne, di fare miracoli e generare un turbamento dolcissimo, un senso di gratitudine immenso verso l’infinita bellezza del Creato.
Giuseppe Maria Desa (1603-1663), meglio noto come San Giuseppe da Copertino è stato protagonista di alcuni dei monologhi più sorprendenti di Carmelo Bene, che a Giuseppe dedicò anche una sceneggiatura mai diventata film, A Boccaperta (1976). Vent’anni dopo sono i Cantieri Teatrali Koreja che realizzano uno spettacolo bellissimo, Desa – L’asino che vola, di cui Fabrizio Pugliese fu uno dei quattro protagonisti.
Proprio insieme a Fabrizio Pugliese, Francesco Niccolini continua le sue perlustrazioni seicentesche: dopo aver ricostruito la vita di Galileo Galilei insieme a Marco Paolini (ITIS Galileo), torna a quegli anni e ad alcuni dei personaggi di quella stessa storia: perché Galileo e Giuseppe da Copertino furono processati a tre anni di distanza dallo stesso Tribunale dell’Inquisizione, sotto le stesso papa (Urbano VIII) e con lo stesso giudice, Vincenzo Maculano. Eppure sono due processi, e due racconti, così diversi che più diversi di così non si può…
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